Che lavoro vuoi fare da grande?

“Che lavoro vuoi fare da grande”? Una domanda che i ragazzini si sentono rivolgere spesso. Ma siete sicuri che siano solo i giovanissimi a domandarselo? O capita forse anche agli adulti di interrogarsi su quale lavoro potrebbe essere il più adatto a loro?

Dunque, qualunque età  abbiate, fate un po’ di self-coaching, seguite questa traccia di domande che può aiutarvi a prendere consapevolezza di voi stessi e delle vostre caratteristiche, al fine di mettere a punto un buon progetto di sviluppo professionale.

Si può perciò stabilire una corrispondenza fra specifici profili personali e specifiche professioni.

Quali sono le caratteristiche personali da prendere in considerazione per tracciare il nostro profilo?

  1. Interessi. Sono le nostre preferenze. In genere ciò che piace porta ad impegnarsi di più, e quindi a riuscire meglio.
  2. Attitudini\capacità  trasferibili. Ognuno di noi ha delle sfere per le quali è maggiormente portato o in cui ha un’abilità  superiore alla media. Si tratta di capacità  basate non tanto su conoscenze tecniche, ma su aspetti che possono essere applicabili in più ambiti lavorativi e di vita.
  3. Valori. Sono i fattori motivanti, che danno ad ognuno di noi la personale soddisfazione.
  4. Tratti di personalità . Insieme di pensieri, emozioni, comportamenti tipici di una persona.
  5. Esperienze di lavoro, studio e vita privata precedenti. Ogni esperienza ci arricchisce di determinati conoscenze e capacità tecniche. Poichè imparare richiede tempo, è importante prendere in considerazione quello che sappiamo già fare.
  6. Vincoli. Possono essere economici, di tempo, di salute ecc. Sono fattori che influenzano e limitano le nostre scelte.

A fronte di questo bilancio personale, occorre passare alla fase di ricerca della corrispondenza. Per fare una semplice metafora, questa attività ricorda il gioco “trova le differenze” della Settimana Enigmistica.

Rispondete dunque alle seguenti domande:

  • Quali professioni o aree professionali ti sembrano maggiormente coerenti coi dati riportati finora?
  • Quali sono le principali differenze fra le tue caratteristiche e quelle richieste per svolgere bene tale professione? In che modo puoi acquisire le cose che ti mancano?

Porsi tutte queste domande è già  un passo utilissimo per tracciare una bozza del lavoro adatto a voi, che potrà  rendervi produttivi e allo stesso tempo realizzati. L’autoanalisi non è un processo semplice, ma se fatto con costanza e con l’aiuto di un buon coach può portare a ottimi risultati.

“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita”
(Confucio)

Buona ricerca!

 

Giulietta Patti

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