Scelta e Cambiamento due parole Chiave

Quante volte al giorno ci diciamo: “Vorrei cambiare…”

La mia professione e la mia vita come coach, mi portano ad incontrare quasi ogni giorno persone che hanno idee e cercano, tentano di “cambiare”  qualcosa della loro vita personale e/o professionale. Oppure si trovano costretti a farlo, una causa esterna ci obbliga ad una “scelta” alle volte non preventivata, arriva come un “fulmine a ciel sereno” e ci colpisce duro!

Vi è mai capitato? Cosa avete provato in quel momento? Quali sono state le vostre “reazioni” ?scelta di vita

Scrivo “reazioni” non a caso…tutti noi d’istinto “reagiamo” ad una sollecitazione esterna.

Tutti noi abbiamo ricevuto dai nostri genitori delle raccomandazioni da piccoli. Quando abbiamo iniziato ad agire da soli, a scoprire il mondo che ci ruota attorno: “Stai lontano dalla cucina perché potresti bruciarti con il fuoco dei fornelli” oppure “Fai attenzione quando attraversi la strada da solo, le auto viaggiano veloci, potresti essere investito!”… E queste sono indicazioni molto importanti, il nostro cervello ogni volta che vede il fuoco, ci manda dei segnali di pericolo, questo ci aiuta a non bruciarci basta non avvicinarsi troppo!

Cosa capita quando persone per noi importanti, persone che ci vogliono bene, ci trasmettono inconsciamente le loro ansie, i loro timori ingiustificati oppure informazioni dettate da “credenze” (idee non verificate non provate, supposizioni).

Qualche giorno fa ho incontrato alcuni alunni di 5° superiore di un Istituto Professionale. Il mio intervento era un supporto di informazioni ai ragazzi per la ricerca di lavoro. Riccardo (nome di fantasia), molto intraprendente, nel momento in cui spiegavo come comportarsi ad un colloquio di lavoro, interviene dicendo “è tutto molto interessante, ma se non conosci qualcuno non lavorerai mai!”

Tutta la classe, che si trovava in rigoroso ed attento silenzio, ha iniziato a rumoreggiare. A quel punto, essendo e vivendo da coach, ho posto una domanda “potente” alla classe:

“Quando vi è capitato di affrontare un colloquio di lavoro?”

La prima reazione è stata di silenzio totale…il ragazzo che aveva scatenato il brusio precedente ha tentato di rispondere con delle mezze frasi del tipo: ” mi è capitato quando ho fatto il bagnino per la piscina dove abito”, mia risposta: “molto bene! Come è andata? Ti hanno preso?” Il ragazzo mi risponde subito di sì, mostrando anche orgoglio, a quel punto domando:  “Chi conoscevi? Chi ti ha aiutato?” 

La classe intera, in quel momento, si gira tutta contemporaneamente verso Riccardo, tutti gli occhi sono puntati verso di lui, tutti si aspettano la sua risposta con il nome della persona che lo ha aiutato. Riccardo cerca il mio sguardo per avere un aiuto, il suo volto cambia espressione ed il colore della sua pelle diventa rosso fuoco. Decido di intervenire in modo da togliere il ragazzo da quel momento così carico di emozione: “Riccardo cosa ti hanno chiesto durante il colloquio?. Riccardo riprende fiato ed il rosso fuoco della pelle del suo viso si attenua…Riccardo racconta di aver passato la selezione grazie al suo brevetto da bagnino conseguito l’estate precedente. Ammette di non aver mai incontrato prima di quel momento la persona che lo stava “intervistando per la selezione”. A quel punto mi rivolgo alla classe e sorridendo:

“Come avete sentito è possibile trovare lavoro, anche quando non si conosce chi lo offre!”. Riccardo sorride insieme a tutti suoi compagni!

Riccardo ha espresso in modo convinto un pensiero che non è dettato dalla sua esperienza reale,  è la somma dei pensieri ascoltati  dai genitori,  amici, programmi televisivi che spesso si basano su “generalizzazioni e credenze”. Spesso le persone parlano di situazioni che non hanno mai vissuto ed addirittura arrivano a dare “giudizi” su attività mai provate! immagine di credenze

Questo racconto mi auguro vi possa portare a riflettere su come è importante  “poter scegliere”. Anche le persone che ci vogliono molto bene possono “bloccarci”. Siamo noi gli artefici del nostro destino, domandiamo, informiamoci, proviamo noi personalmente, solo dopo possiamo eventualmente dare un giudizio, che comunque sarà sempre la percezione di come noi abbiamo vissuto quel lavoro, quella gita, quell’incontro, quella vacanza.

Impariamo ad “agire” e non solo a “reagire”.  Pensiamo e riflettiamo sulle conseguenze prima di “giudicare” e pensiamo bene all’obiettivo che vogliamo raggiungere. Ogni giorno ci capita di essere “attaccati”  da colleghi, parenti, situazioni personali e lavorative: il nostro istinto, la nostra storia ci inganna e ci fa reagire! Alleniamoci, impariamo nuove modalità comunicative, pensiamo alle conseguenze della nostra reazione prima di partire!

Il coaching è uno strumento che aiuta tutti coloro che vogliono tendere al benessere, in qualsiasi situazione. Il coaching è “consapevolezza di sé stessi”.

Il coach è “l’allenatore”, ci aiuta a disimparare per poter imparare!

Prima di poter “scegliere”, è importante essere in grado di “cambiare”frase heinstein per coaching

Il Tuo Viaggio nel Mondo del Coaching continua…

La prossima tappa.

Cosa ti capita quando ti trovi davanti ad un cambiamento?

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